Adán Buenosayres, il fratellone di Horacio Oliveira

Amìsci de il Secolo Corta, buon anno!

E che anno, questo 2014, che al 26 di agosto farà cento, Julio Cortázar, chevelodicoafare.

Il mio, di 2014, è cominciato con un libro che mi era rimasto qua: Adán Buenosayres di Leopoldo Marechal.

Trattasi di un discreto mattone di settecento e rotte pagine, di cui ho finora letto le prime 550, pagina più pagina meno e la cosa interessante è che è uno degli enne tomi accostati nelle decadi a Rayuela.

Diciamolo, ogni testa è un mondo e ogni libro è un universo e queste robe di paragoni non mi sono mai piaciute un granché, nondimeno, le influenze esistono, le ispirazioni anche e sfido chiunque a leggere Racconti Fatali di Leopoldo Lugones [tradotti mirabilmente da Fabrizio] senza dire ah, Borges!

Ecco, tra gli enne tomi di cui sopra Adán Buenosayres credo abbia animato nel concreto la penna del Nostro, il quale disse Marechal, con il suo Adán, ci ha aperto un grande cammino e che in una lettera allo stesso Marechal accosta Oliveira alla banda di bonaerensi che popola la prima parte dell’Adán.

E poi le altre convergenze: la metafisica, l’ambizione del progetto, le congreghe di intellettuali perdigiorno, appunto.

L’inferno, figurato e personale quello di Oliveira; empirico e dantesco quello di Adán.

Ma anche le differenze: l’ironia e il nazionalismo in Marechal; l’estetica e l’ipertestualità in Cortázar.

Sul fronte personaggi memorabili, se in Rayuela a farla da padrone è la Maga, figura femminile come nessuna, nell’Adán spadroneggia Samuel Tesler, dietro cui si cela Jacobo Fijman, amico di Marechal, morto in manicomio nel 1970 dopo quasi trent’anni di ricovero.

E voi, amìsci, con quale libro avete aperto il 2014?

Avete già letto l’Adán?

Vi ispira?

E mi raccomando, non dimenticatevi di

una copertina dell'Adán e Marechal con una paglia in bocca, all in once.
una copertina dell’Adán e Marechal con una paglia in bocca, all in once.

2 pensieri su “Adán Buenosayres, il fratellone di Horacio Oliveira

  1. Ok, cercherò di leggere l’Adàn (solita storia dell’accento). Ho inaugurato il 2014 con la lettura di ‘Parigi non finisce mai’ di Enrique Vila-Matas, dove, guarda caso, si parla anche di ‘Rayuela’.
    Vi farò conoscere gli sviluppi.
    Saluti.

    Enrico

    "Mi piace"

che ne penzi?